– Consulenza preventiva ed assistenza processuale nei procedimenti penali relativi ai reati informatici
Assistenza legale reati informatici

Definizione di reati online
Nell’era digitale, i reati online sono diventati una preoccupazione crescente per individui e aziende. Questi crimini includono una vasta gamma di attività illegali effettuate tramite internet, come il furto di identità, la frode informatica e l’accesso non autorizzato a sistemi informatici.
La definizione di reato online comprende qualsiasi comportamento criminale che utilizza tecnologie digitali per violare la legge.
La crescente complessità e diffusione dei reati online rende essenziale la tutela legale. Gli studi legali esperti in diritto informatico sono in grado di offrire assistenza qualificata per proteggere le vittime di questi crimini.
Un’assistenza legale adeguata non solo aiuta a perseguire i colpevoli, ma fornisce anche consulenza su misure preventive per evitare futuri attacchi.
Affidarsi a professionisti del settore è cruciale per navigare nel complesso panorama delle leggi sulla sicurezza informatica.
Analisi della pratica
Analizziamo in fase preliminare la problematica, gli elementi di prova ed elaboriamo in accordo con il cliente la migliore strategia.
Lavoro di squadra
Crediamo nel lavoro di squadra e ci avvaliamo di professionisti qualificati quali Tecnici Informatici, Criminologi, ex agenti della Polizia Postale.
Dialogo e mediazione
Privilegiamo un approccio che valorizzi la risoluzione stragiudiziale della problematica favorendo il dialogo con la controparte al fine di raggiungere il più vantaggioso accordo transattivo per il cliente.
Elenco dei principali reati online

Cyberstalking
- Descrizione: Si tratta di atti di molestia o intimidazione ripetuti e minacciosi effettuati tramite mezzi elettronici, come email, social media, messaggi di testo o altre forme di comunicazione online. Il cyberstalker può seguire, osservare e monitorare la vittima in modo ossessivo, causando ansia e paura.
- Esempio: Una persona invia continuamente messaggi minacciosi e segue ogni movimento online della vittima, creando un ambiente di paura e insicurezza.

Phishing
- Descrizione: Consiste nell’ingannare le persone per ottenere informazioni personali sensibili come password, numeri di carte di credito e dati bancari. Gli autori di phishing inviano email o messaggi che sembrano provenire da fonti affidabili, chiedendo alle vittime di fornire informazioni personali.
- Esempio: Un utente riceve un’email che sembra provenire dalla sua banca, chiedendo di confermare i dati del conto cliccando su un link, che in realtà porta a un sito fraudolento.

Cyberbullismo
- Descrizione: È una forma di bullismo che avviene tramite mezzi digitali. Può includere l’invio di messaggi offensivi, la diffusione di voci false, la condivisione di foto imbarazzanti senza il consenso della vittima e altre attività mirate a umiliare o danneggiare la reputazione di una persona.
- Esempio: Un gruppo di studenti crea un gruppo sui social media per prendere di mira un compagno di classe con insulti e foto manipolate, causando grande stress emotivo.

Furto di identità
- Descrizione: Comporta l’uso non autorizzato dei dati personali di qualcun altro, come nome, indirizzo, numero di previdenza sociale o informazioni di carte di credito, per commettere frodi o altri crimini.
- Esempio: Un criminale ruba i dati di una persona e li utilizza per aprire conti bancari, fare acquisti online o ottenere prestiti a nome della vittima.

Doxxing
- Descrizione: Consiste nella raccolta e diffusione pubblica di informazioni personali e private di un individuo senza il suo consenso, spesso con l’intento di intimidire, molestare o umiliare la vittima.
- Esempio: Un hacker scopre l’indirizzo di casa e il numero di telefono di una persona e li pubblica online, incitando altri a molestare la vittima.

Diffamazione online
- Descrizione: Pubblicazione di dichiarazioni false che danneggiano la reputazione di una persona. Queste dichiarazioni possono essere fatte tramite blog, social media, forum e altri mezzi digitali.
- Esempio: Una persona pubblica su un blog accuse infondate e diffamatorie riguardo a un collega, danneggiando la sua reputazione professionale.
Tutela legale dei soggetti colpiti – il ruolo dello Studio legale
La Polizia Postale svolge un ruolo cruciale nella lotta contro i reati informatici.

Questo organismo è specializzato nell’indagine e nella prevenzione dei crimini online, lavorando a stretto contatto con altre forze dell’ordine e con enti internazionali. Segnalare un reato alla Polizia Postale è il primo passo per avviare un’indagine e proteggere i diritti delle vittime.
Strumenti legali disponibili per la protezione
Esistono vari strumenti legali che possono essere utilizzati per proteggere i soggetti colpiti da reati online. Questi includono ordini restrittivi, azioni legali per il risarcimento dei danni e richieste di rimozione di contenuti dannosi. Gli avvocati esperti sono in grado di consigliare le vittime sulle migliori strategie legali da adottare.
Collaborazione con studi legali specializzati
Affidarsi a uno studio legale esperto in diritto informatico è fondamentale per una tutela efficace. Collaborare con un avvocato esperto consente di affrontare il processo legale con maggiore sicurezza e competenza.
Misure preventive per evitare reati online
Adottare misure preventive è essenziale per ridurre il rischio di diventare vittime di reati online. Queste misure includono l’uso di software antivirus aggiornati, la creazione di password robuste, la formazione sulla sicurezza informatica e la vigilanza costante sulle attività online. Gli studi legali possono anche fornire consulenza sulle migliori pratiche per proteggere i dati e prevenire gli attacchi.
Richiedi un appuntamento
Con la possibilità di scegliere tra un appuntamento lo Studio o una consulenza virtuale, offriamo flessibilità per adattarci alle tue esigenze. Si tratta di un servizio a pagamento, il cui importo è calcolato sulla base dei compensi professionali per Avvocati e Studi legali, disciplinati dal DL 55/2014, aggiornati al D.M. numero 147 del 13/08/2022, che può essere pagato mediante Paypal o carta di credito su circuito Stripe.
Legislazione e normative

Legge 547/1993 sulla criminalità informatica
La Legge 547/1993 è una delle principali normative italiane che regolano la criminalità informatica. Questa legge ha introdotto nuove fattispecie di reato nel Codice Penale e ha previsto sanzioni specifiche per i crimini commessi tramite mezzi informatici. Tra le novità introdotte vi sono i reati di accesso abusivo a un sistema informatico, la diffusione di virus e il danneggiamento di dati e sistemi informatici.
Convenzione di Budapest
La Convenzione di Budapest è un trattato internazionale che rappresenta il primo strumento giuridico a livello globale volto a combattere i crimini informatici. Firmata nel 2001 e ratificata da numerosi paesi, tra cui l’Italia, questa convenzione mira a armonizzare le leggi nazionali, migliorare la cooperazione tra gli Stati e favorire lo sviluppo di tecniche investigative avanzate per contrastare i reati informatici.
GDPR e la protezione dei dati personali
Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), entrato in vigore nel 2018, è una normativa dell’Unione Europea che stabilisce regole rigorose per la protezione dei dati personali. Il GDPR impone obblighi specifici alle aziende e agli enti pubblici in merito alla raccolta, all’elaborazione e alla conservazione dei dati personali, con l’obiettivo di garantire la privacy e la sicurezza degli individui. Le violazioni di queste norme possono comportare sanzioni significative.
Lo Studio Legale Polenzani-Brizzi esercita a Perugia, in Umbria e in Italia fornendo consulenza preventiva ed assistenza processuale nei procedimenti penali relativi ai reati informatici
Si occupa prevalentemente di
– delitti di natura informatica a danno del patrimonio, come la frode informatica (art.640-ter c.p.) e il danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici o sistemi informatici (art. 635-bis e ss. c.p.);
– delitti di falso o finalizzati all’indebita captazione di informazioni riservate (artt. 617-quater; 617-quinquies; 617-sexies c.p.);
– diffamazione consumata mediante l’utilizzo di social network o altri sistemi di comunicazione informatizzati che mettono in contatto più persone.

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